Sai qual è il principale problema di molte persone che hanno debiti.

Il loro problema è che danno ascolto a qualsiasi informazione da qualsiasi parte essa provenga.

Intendiamoci, ci può stare!

Quando la disperazione afferra il tuo cuore, qualsiasi cosa possa rendere meno opprimente la situazione in cui vivi viene colta e ingigantita.

Forse non sarà vera, forse inconsciamente già lo sai che non sistemerà nulla, ma almeno è qualcosa a cui appoggiarti per non perdere la speranza.

Eppure, basterebbe così poco, basterebbe andare da un avvocato che sappia gestire le esposizioni debitorie per intraprendere una delle infinite soluzioni che possono portare a rincominciare una nuova vita.

Posso dirti che, tra queste soluzioni, non c’è donare casa tua a tuo figlio, tua figlia o tua madre.

La donazione è l’ultima delle cose che bisogna fare ed è la prima delle cose da non fare.

Perché è completamente sbagliata e, in questo articolo ti spiegherò ampiamente i vari motivi.

Donare un immobile a un proprio caro per evitare che venga aggredito dai creditori è la classica azione di chi sente e dà credito e valore a quello che dicono al bar, a quello che dice tuo cognato, a quello che dice il mio consulente.

Quando chiedo “Chi è il consulente?” alla fine dopo un po’ di reticenze mi confidano che è una persona che hanno trovato su internet, una persona che, di solito, ha la terza media e, quando ti va bene, è diplomato geometra, ma non pratica a cui hanno detto che se può mettersi a dispensare consigli legali su complesse esposizioni debitorie, perché la consulenza extragiudiziale la possono fare tutti.

Di solito, il consulente è qualcuno che dopo il diploma ha iniziato a lavorare per suo zio che aveva il negozio di tessuti, poi è diventato agente di commercio, poi ha incominciato a vendere gli aspirapolveri, poi ha fatto il consulente assicurativo, e durante queste attività si è riempito di debiti e, avendo miracolosamente risolto la propria posizione debitoria è convinto che questa (la famosa università della vita) gli abbia insegnato tutto il necessario per dispensare consigli come quello di donare un immobile in caso di debiti.

Se hai incontrato persone del genere, gira i tacchi e scappa, anche se hai pagato loro degli acconti, meglio feriti che morti, girati intorno, guarda su internet e fai l’unica cosa sensata “TROVARE UN AVVOCATO ESPERTO IN DEBITI“.

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ECCO LE 2 PRINCIPALI RAGIONI PER NON DONARE QUANDO HAI DEBITI

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1. LA DONAZIONE NON VALE NEI CONFRONTI DEI CREDITORI 

Sì hai letto bene. La donazione non vale (più correttamente si dice “non è opponibile” ai creditori del donante.

Vediamo in che senso.

La regola generale prima del 2015 era che se io (pieno di debiti) donavo a mio figlio un immobile, il mio creditore aveva 5 anni di tempo per iniziare un’azione giudiziaria, chiamata azione revocatoria, con cui poteva chiedere al giudice di far dichiarare che la donazione non valeva (non era opponibile) nei suoi confronti.

Che significa?
 
Significa che il creditore, vinta la causa, poteva mettere all’asta l’immobile donato, anche se l’intestatario rimaneva mio figlio.
 
Ma c’è di più!
 
L’azione revocatoria della donazione è un’azione che la legge ha stabilito essere molto più facile della comune azione revocatoria ad esempio di una “falsa vendita”.

Te la faccio breve, riuscire a vincere un’azione revocatoria su un immobile donato è quasi automatico.

Già questo dovrebbe farti capire perché donare per scappare dai debiti non ha davvero senso.
 
Ma c’è molto di più!
 
Dal 2015 c’è una nuova norma del codice civile che stabilisce che, in caso di donazione, il creditore ha un anno di tempo dalla donazione per poter direttamente mettere l’immobile all’asta, senza bisogno di fare l’azione revocatoria.
 
Non hai avuto allucinazioni, hai letto bene.
Il creditore può direttamente mettere la casa alll’asta senza fare causa.
 
Che significa?
 
Significa che la donazione è come se non esista.
Significa che se l’hai fatta o stai pensando di farla stai per buttare tanti soldi.
 
Queste sono informazioni a cui il famoso consulente di cui sopra non ha accesso e non perché  non le possa imparare, ma perché il suo lavoro non è il lavoro di un avvocato che si occupa di queste cose dalla mattina alla sera da 10 anni.
 
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2. LA DONAZIONE A DANNO DEI CREDITORI TI PREGIUDICA IL SOVRAINDEBITAMENTO

Uno degli strumenti più potenti che i debitori hanno per risolvere le loro problematiche di debito è accedere a una delle tre procedure di sovraindebitamento.

Ne parliamo diffusamente in altri articoli specifici.

Ma in moltissimi casi utilizzare la legge salva suicidi può davvero fare la differenza tra la vita e la morte creditoria di una persona.

Tantissimi sono i casi in cui chiediamo e accediamo a questo tipo di soluzione definitiva dei debiti.

Però, per poter accedere a questo salvagente che ti lancia lo Stato, non puoi fare il furbo.

O meglio puoi anche decidere di fare il furbo (ma abbiamo visto che se doni un immobile per scappare dai creditori non sei tanto furbo) ma puoi salutare questo potente strumento di soluzione dei debiti.

Infatti, tra i vari requisiti che si analizzano prima di proporre una delle tre azioni di sovraindebitamento c’è quello di non aver compiuto atti in danno dei creditori.

E donare un immobile poco prima del pignoramento è un danno ai creditori.

Quindi, donando un immobile non solo non serve a niente, se non ad arricchire il notaio (che avrebbe dovuto avvisarti), ma ti preclude una delle vie d’uscita più interessanti.

Hai aperto una porta che ti porta in una stanza cieca ed hai chiuso per sempre il portone che ti portava al sicuro.

Affidati a chi queste cose le gestisce, contatta chiudidebiti per una preanalisi gratuita

 

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